Dopo due anni di lavori e in anticipo di circa un mese rispetto ai tempi di riconsegna inizialmente previsti, si alza il sipario sulla nuova Villa comunale dell’Aquila che, riconnessa a Palazzo dell’Emiciclo, cambia volto e consegna alla città il nuovo grande centro politico-amministrativo e scientifico del capoluogo.
Il progetto, del valore complessivo di circa 12 milioni di euro, contempla la pedonalizzazione della parte alta di via Michele Iacobucci e la riconnessione dell’Emiciclo con la Villa, con il colonnato dell’assemblea regionale che, dopo quarant’anni, torna a essere fruibile al pubblico dopo una sapiente opera di restauro che gli ha restituito l’autenticità originale e dopo l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Il transito su via Iacobucci sarà consentito solo per accedere alla sede del Consiglio regionale, quindi nel tratto tra il viale di Collemaggio il cancello d’ingresso all’Emiciclo.
L’intervento, finanziato con due differenti delibere del Cipe e, in minima parte, con fondi di bilancio del Consiglio regionale, realizzato da un’associazione temporanea di imprese (Ati) tutta abruzzese guidata dall’aquilana Rosa Edilizia Srl, e composta dalla sangrina Ricci Guido Srl e dalla teramana Elettroidraulica Srl, che si è aggiudicata l’appalto del Consiglio regionale, si è esteso a gran parte della Villa, dove l’impresa ha provveduto alla ripulitura della pavimentazione in porfido e delle panchine in pietra.
“Il porticato dell’Emiciclo rappresenta uno degli aspetti più interessanti di questo cantiere – fa osservare il direttore dei lavori, l’architetto Pietro Farinosi – e ridà l’immagine di quelli che sono gli antichi busti che già presenziavano ma erano ricoperti da pesanti patinature. Sono riemersi 14 busti di personaggi importanti dell’Abruzzo, più due nella parte antistante. La novità saliente di questo porticato è che verrà riaperto completamente al pubblico”.
“Un altro aspetto è quello di aver sostituito la sala Michetti con un giardino d’inverno che consentirà di smistare i percorsi per la nuova piccola biblioteca e per la nuova sala d’incontro posta esattamente sotto la piazza dell’Emiciclo che potrà ospitare 250 posti a sedere”, aggiunge l’architetto.
“È un edificio monumentale, primo in Italia e in Europa, che ha consentito di apporre l’isolamento sismico alla base”, chiosa Farinosi, “inoltre è stato installato un impianto geotermico che lo rende efficientissimo”.